EXPO 2015, Work in progress

Il tempo stringe e l’attesa diventa sempre più frenetica per quello che dovrà essere anche un importante banco di prova per l’Italia. Già, perché quando si parla di Expo non possiamo non tener presente che gli occhi sono tutti puntati su di noi, in particolare su Milano, la città ospitante del grande evento che ha scelto come tema “Nutrire il pianeta, Energia per la vita”. La grande Esposizione Universale, che inizierà il 1° maggio del prossimo anno per poi chiudere i battenti il 21 ottobre, già da tempo vede l’aggiungersi di tasselli che di giorno in giorno vanno a comporre l’intero puzzle di quello che sarà l’evento più atteso dell’anno. Work in progress! Innanzitutto si parte dall’adesione dello scorso 22 gennaio da parte dell’Irlanda ma già in precedenza il premier Enda kenny, in un incontro con l’allora Presidente del Consiglio Enrico Letta, aveva palesato la propria disponibilità a partecipare all’evento. E con questo siamo a quota 142 di partecipanti. Ad ogni modo al sì di Dublino non tardano ad aggiungersi Spagna e Regno Unito che neanche ad un mese di distanza – rispettivamente gli scorsi 27 gennaio e 14 febbraio – firmano il contratto ufficializzando il diritto ad avere i propri padiglioni all’Expo 2015. La Spagna, particolarmente, intenderà contribuire all’Esposizione Universale sul tema della sicurezza alimentare e della sostenibilità, fornendo prodotti alimentari biologici di alta qualità accessibili su scala mondiale. D’altro canto la partecipazione britannica non si limiterà a ciò che si vedrà nel padiglione: il Regno Unito offrirà un’esperienza davvero inedita sia ai visitatori reali che si recheranno a Milano l’anno prossimo, sia ai visitatori virtuali da tutto il mondo. L’obiettivo è dar vita ad una collaborazione che duri nel tempo, eredità di questo evento globale.

Ma questi sono solo due degli oltre 60 padiglioni previsti in agenda che saranno raggruppati in nove cluster: Caffè, Cacao, Riso, Cereali e Tuberi, Spezie e Frutta e Legumi. E poi l’ecosistema Bio-Mediterraneo, l’Agricoltura nelle Zone Aride e le Isole.

A quanto sembra «Expo Milano 2015 ha già segnato traguardi importanti», a renderlo noto e a rimarcarlo con orgoglio è Giuseppe Sala, Commissario unico del Governo Italiano per Expo Milano 2015, che nella prima presentazione ufficiale tenuta Bruxelles lo scorso 29 gennaio continua così: «Traguardi importanti ma non meno tangibili di un’Esposizione Universale, con l’obiettivo di individuare, attraverso una collaborazione mondiale, nuovi percorsi di sostenibilità in grado di soddisfare correttamente i bisogni alimentari di tutti, preservando al tempo stesso le risorse naturali per le future generazioni».

Stesso in quella sede proprio l’ex Premier Letta ha sottolineato che «Expo 2015 appartiene all’Italia e all’Europa tutta» e che proprio «in virtù del fatto che all’Italia spetterà il prossimo semestre di presidenza europea Milano avrà un ruolo da protagonista». Sulla stessa linea anche il Presidente del Consiglio Europeo Herman Van Rompuy che vanta «l’orgoglio dell’Unione Europea per il fatto che l’Esposizione Universale si terrà a Milano», come prova «altrettanto orgoglio per il fatto che sarà proprio l’Italia a presiedere il destino del Consiglio dell’Unione Europea il prossimo mese di luglio». Un tema, quindi, che incentiva una sorta di partnership e fiducia reciproca sia da parte dell’Italia che dell’Europa. E di questi tempi non è poco.