TEATINI, il ristorante riminese di charme
Siamo nella cucina del Ristorante Teatini, in pieno centro a Rimini: qui i sapori mediterranei della Sicilia incontrano quelli della tradizionale cucina riminese e romagnola. Un connubio originale, inedito, tutto da esplorare.
Lo chef Fabio Brigandì, siciliano di origini, racconta nei suoi piatti le interazioni fra sapori siciliani e romagnoli: una cucina gourmet di pesce, pesce crudo, carne e verdure ideata sulla qualità delle materie prime e sulla loro stagionalità
Lo scenario esterno esalta l’esperienza gastronomica degli avventori: seduti in Piazzetta Teatini, all’interno di un tranquillo giardino, ma anche nelle sale interne del ristorante, è possibile ammirare il Tempio Malatestiano, significativa opera del Quattrocento italiano realizzata con il contributo di artisti del calibro di Leon Battista Alberti e Piero della Francesca. Le premesse del ristorante, inaugurato nel maggio del 2011, sono ottime: cucina gourmet e architettura del Rinascimento sullo sfondo.
Scelta ampia e selezionata per i vini. La cantina conta oltre 200 etichette fra nazionali e internazionali. Possibilità di gustare anche produzioni biologiche e biodinamiche
Stagionalità e contaminazione sono le parole chiave che introducono alla cucina di Fabio Brigandì (classe 1971), lo chef di origini siciliane che gestisce il locale. La prima garantisce materie prime sempre fresche, legate alla stagione che normalmente le produce, sapori più pronunciati e corrispondenti al vero, a beneficio degli ospiti ma anche della sostenibilità agricola e della cultura agro-alimentare. La seconda parola chiave, contaminazione, è l’opportunità che lo chef garantisce ai suoi clienti. Fabio è di Messina, è cresciuto in riva allo Stretto, conosce bene i piatti di pesce che in una cultura culinaria legata al mare sono all’ordine del giorno. Ha imparato a distinguere il pesce fresco dalla limpidezza dei suoi occhi. Ha bene in mente le ricette, prima quelle della tradizione, poi quelle più innovative. Ha scoperto la piacevole sorpresa dell’abbinamento insolito di sapori diversi fra loro.
Da siciliano, è cresciuto nel concetto di contaminazione, in un territorio da secoli, e ancora oggi, incline alla cultura dell’incontro. Nei secoli arabi, greci, spagnoli, francesi hanno dominato l’isola, introducendo inevitabilmente, e con grande fortuna, la loro cucina. Lo chef del Ristorante Teatini, quindi, è naturalmente curioso, portato a sperimentare e a inventare connubi capaci di raccontare in un piatto solo storie diverse.
Trovandosi a Rimini, città di mare, la scelta di provare a sposare i sapori siciliani con quelli romagnoli è stata spontanea e immediata. Nella città malatestiana, dopo essersi avvicinato al mondo del Food & Beverage, dopo aver frequentato corsi e aver studiato da autodidatta le filosofie di cucina dei più grandi chef italiani e internazionali (fra i quali Gualtiero Marchesi, Massimiliano Alajmo, Ferran Adrià, Alain Ducasse, Heston Blumenthal), realizza il suo sogno di sempre aprendo il proprio ristorante in collaborazione con una coppia di amici appassionati di cibo e vino, i quali credono in lui e supportano la sua attività.
Fra i piatti forti del menu, a base principalmente di pesce sia cotto sia crudo e di verdure: “crudo di seppia e piselli”, “sardoncino al testo con radicchio da taglio e Tropea caramellata”, “cozze in salsa gratin con briciole di pane croccante”, “passatello nero, latte di scampi, mazzancolla”, “chitarrina, alici, broccolo romano, pomodoro secco, pane al nero”, “canocchie con ovoli”, “cuore di filetto di ricciola in guazzetto aromatico croccante”, “mazzancolle con finferle e stridoli”. La sommelière AIS Alessandra, durante il pasto, guida gli ospiti alla scoperta di nuovi viaggi enogastronomici. La cantina conta oltre 200 etichette nazionali e internazionali. Fra questi, non mancano ovviamente vini siciliani e romagnoli. Disponibili anche vini biologici e biodinamici.