Dediche e Manie, il nuovo album di Biagio Antonacci

“Le dediche in fondo sono la trasformazione delle manie in musica. Uso spesso la musica per portare le mie manie e le mie dediche al pubblico, per questo ho scelto questo titolo”.

Biagio Antonacci introduce così ‘Dediche e manie’, il suo nuovo album, che esce oggi (su etichetta Iris distribuito da Sony Music) a più di tre anni di distanza dal successo del precedente ‘L’amore comporta’.

Il nuovo album è aperto dal brano ‘Il migliore’, che lo stesso Antonacci definisce “il manifesto del disco”, “dove – dice – descrivo il giorno ideale, un giorno in cui un uomo si sente a fuoco perché si sente libero. È l’augurio – sottolinea – che faccio a tutti: di sentirsi almeno per un giorno il migliore. E anche nel tour (che avrà due corpose tranche nei palasport, una tra dicembre e gennaio ed una a maggio, ndr.) questa sarà la prima canzone”, ha annunciato Antonacci.

L’album contiene tredici brani inediti, dei quali lo stesso cantautore ha seguito la produzione artistica e gli arrangiamenti, insieme a collaboratori in gran parte rinnovati: Fabrizio Ferraguzzo, Davide Tagliapietra, Placido Salomone e Stefano De Maio. “Ho lavorato con produttori giovani, ho voluto dare spazio ad una nuova generazione e questo confronto tra me e loro ha influenzato un po’ tutto l’album”. Musicalmente l’album riprende lo stile cantautorale-pop di Antonacci con sfumature più intime e altre più funky, soul ma anche edm.

Ma il desiderio del cantautore di dare spazio a giovani nomi della scena musicale contemporanea è rivelato anche da due featuring, che sono un po’ “anche dialoghi generazionali”: il secondo brano infatti, ‘Mio Fratello’ vede la partecipazione di Mario Incudine, giovane esponente della musica popolare siciliana che duetta con lui nel dialetto della sua regione, utilizzando la tecnica del ‘cunto’, e la terza traccia, ‘Sei nell’aria’, vede protagonista, insieme a Biagio, Laioung, l’astro nascente e già il punto di riferimento della scena trap italiana (“me lo hanno fatto conoscere i miei figli”), che ha anche scritto e interpretato una parte del testo in lingua francese.

Per spiegare la genesi del nuovo disco, Antonacci, 54 anni compiuti ieri, fa una specie di elogio della noia: “La fonte di ispirazione – confessa Biagio – è stata la curiosità ma anche la noia. Mi sono goduto un po’ di noia negli ultimi due anni, senza averne paura, e da lì sono nate così tante idee, oltre che per le 13 canzoni del nuovo album, anche per un romanzo, un film e un cortometraggio”. Molti i testi intimi e sentimentali, in pure stile ‘biagesco’, tra i brani del disco ma non mancano parole più politiche come quelle di ‘L’appello dei popoli’, chiaro riferimento alle migrazioni della nostra epoca.

All’uscita di questo nuovo lavoro, il 15 dicembre seguirà la partenza di Biagio Antonacci Tour 2017-2018 che, a un mese dalla prima data, ha già registrato ben cinque sold out. E infatti, a grandissima richiesta, il 4 maggio prossimo Biagio Antonacci ripartirà in tournée, sempre nei palazzetti dello sport, con ‘Dediche e Manie Tour 2018’. “Mi sento molto carico e sereno ma soprattutto sono curioso di vedere come è cambiato anche il mio pubblico”, conclude.