Fondazione Ferrè
Nel frattempo, ciliegina sulla torta, a Milano, dopo il dietrofront della Cnmi-Camera nazionale della moda italiana di fine maggio, sembra riaprirsi uno spiraglio sulla mostra «La camicia bianca secondo me. Gianfranco Ferré» ospitata al Museo del tessuto di Prato fino al prossimo 29 giugno. «Abbiamo ricevuto un numero incredibile di richieste, per portare questo progetto in città come Amsterdam, Miami e Los Angeles e persino Zagabria», ha sottolineato Rita Airaghi, direttore della Fondazione, che comunque, non ha abbandonato l’idea di una tappa milanese nel caso si dovesse interrompere nuovamente l’ipotetica collaborazione con Cnmi. E tanto per non farsi mancare nulla, in Fondazione Gianfranco Ferré potrebbero anche aver già iniziato a lavorare al prossimo progetto di mostra. «Magari dedicato al mondo dei bijoux, che sono, in realtà, il punto di partenza del percorso creativo di Gianfranco Ferré», ha concluso. Dunque lo spirito della maison Ferré continua a vivere nonostante la griffe abbia di fatto chiuso una storia durata 36 anni. Lasciando la storica sede di Via Pontaccio nel centro di Milano, oggi diventata l’headquarter di Kiton e scendendo dalle passerelle sia del menswear che del womenswear.