Chirurgia plastica, attenzione alla scelta del medico!

Un settore che fa gola a tanti, affollato di professionisti non sempre con le carte in regola.

Stiamo parlando della chirurgia e medicina estetica, ambito estremamente delicato e per questo esposto a gravi rischi per la salute dei pazienti. In questo mare magnum diventa difficile scegliere il medico al quale affidarsi per un “ritocchino”.

L’Associazione Italiana di Chirurgia Plastica Estetica (Aicpe), primo sodalizio in Italia dedicato al settore, ha messo a punto un vademecum che possa orientarli nella scelta del chirurgo adeguato al tipo di trattamento da effettuare. «Non vogliamo essere solo bravi chirurghi, ma anche e soprattutto brave persone – afferma il presidente di Aicpe, Giovanni Botti».

Caratteristiche dell’associazione sono avere come associati solo professionisti, specialisti in chirurgia plastica, e la rigida adesione a un codice etico e di comportamento da seguire non solo quando si indossa il camice, ma in tutti i momenti della vita.

Da Aicpe le linee guida ed un codice etico per la tutela del paziente

«Molti medici offrono prestazioni di chirurgia plastica senza averne i requisiti o propongono trattamenti chirurgici in strutture non adeguate o autorizzate – afferma Mario Pelle Ceravolo, vicepresidente di Aicpe -. I pazienti devono prestare molta attenzione nella scelta del chirurgo, senza fidarsi solo dei messaggi pubblicitari: si rischia non solo di essere insoddisfatti dei risultati, ma anche di subire gravi danni. E’ fondamentale che operatore e ambiente siano adeguati, anche quando si tratta di procedure apparentemente semplici». Da qui nasce l’idea di un decalogo per il paziente che si affaccia al mondo della chirurgia plastica. Il primo passo è verificare le credenziali del medico a cui ci si rivolge: «In Italia tra chirurghi ufficiali, non ufficiali e abusivi si contano almeno 5.000 medici che praticano la chirurgia plastica, anche se è difficile avere una stima precisa – afferma Pelle -. Gli unici di cui fidarsi sono quelli specializzati in Chirurgia Plastica e Ricostruttiva ed Estetica, ossia chi, dopo la laurea in Medicina, ha frequentato per cinque anni una Scuola di Specializzazione Universitaria in Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica oppure chi ha maturato un’esperienza comprovata e verificata per almeno cinque anni nel settore». Altri criteri per scegliere il medico di fiducia sono l’eventuale attività ospedaliera o universitaria e l’accreditamento nelle due società scientifiche italiane, Sicpre e Aicpe. Secondo: è fondamentale informarsi sulla struttura dove vengono eseguiti gli interventi. «Devono essere strutture sanitarie ufficialmente autorizzate» spiega Ceravolo. Punto tre: è diritto del paziente ottenere notizie sui materiali utilizzati, come protesi o fillers. «Ogni medico deve illustrare ai pazienti ogni prodotto che utilizzerà e consegnare un’etichetta identificativa del prodotto» continua Ceravolo. Quattro: è consigliabile leggere il consenso informato presentato ai pazienti per qualunque tipo di terapia e chiarire eventuali dubbi con il medico. Quinto: verificare sempre il preventivo dei costi, chiarendo le perplessità su eventuali spese aggiuntive. Punto sei: professionalità e sicurezza hanno un costo. Diffidare di prezzi troppo bassi o di sconti. Numero sette: informarsi sull’equipe chirurgica, soprattutto sull’anestesista. Otto: attenzione a chi pubblicizza la prima visita gratuita. Nono: molti pazienti chiedono al chirurgo di vedere immagini pre e post operatorie. «Di solito queste immagini rappresentano i migliori risultati ottenuti dal chirurgo, non quelli medi – puntualizza Ceravolo -. Se non usati con realismo e serietà questi mezzi possono creare nel paziente aspettative irrealistiche e fuorvianti» Decimo: quando si sceglie un chirurgo bisogna valutare, oltre a titoli ed esperienza, «la personalità, il senso di responsabilità, l’onestà intellettuale e quelle caratteristiche umane istintivamente deducibili dal contatto personale che un vero professionista dovrebbe avere».