MAVIS STAPLES, LA SIGNORA DEL GOSPEL

Guardatela, Mavis Staples, sorride sempre. In ogni foto la vita di questa splendida signora settantaquattrenne sembra irradiare una luce immensa che va oltre i miracoli digitali, spirituale e trascendente. È la gioia di chi vive non una seconda giovinezza ma una gioventù perenne. Ancora schierata, in maniera attiva ma sussurrata, al fianco del Movimento per i Diritti Civili. Ricordandosi di quando le vessazioni e i soprusi erano la norma, di una strada ancora lunga da percorrere. Oggi ne parla, distaccata ma fiera, come di un percorso ben lungi dall’essere completato. Ed è un canto, il suo, che serve a ricordare, come fosse un balsamo che cura le differenze razziali.

Il padre Pops, chitarrista e musicista di Chicago, un giorno portò lei e le sue sorelle ad ascoltare un’omelia del Reverendo King e le cambiò la vita. Gli Staple Singers diventarono un’affare di famiglia, il primo gruppo gospel della musica americana a contaminarsi col pop, firmando con la Stax Records. Mavis intrattenne rapporti professionali e umani con Bob Dylan, che si narra ne chiese la mano al padre Pops. La sua voce è stata più volte campionata nei brani dei maggiori artisti hip-hop, ma è l’incontro, nel 2009, con un’artista della sua Chicago a segnarne l’attuale parabola artistica.

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Jeff Tweedy, cappello e aria svagata e malinconica, è il leader di Wilco, gruppo di punta del nuovo movimento folk-rock americano, attaccato alla tradizione country e ai Byrds ma non troppo lontano dai suoni tecnologici e certo jazz progressivo. Cosa c’entrano i due? Apparentemente niente, non fosse per il Soul. Che fa capolino spesso dalle opere dei Wilco e diventa il trait d’union tra la voce di Mavis ed una strumentazione parca e low-fi, appena condita da cori e qualche sguinzagliata elettrica. Una produzione rispettosa, quella di Tweedy, che lascia scorrere Mavis Staples su un tappeto di canzoni equamente divise tra tradional e brani suoi, outtakes di qualche album dei Wilco. Il risultato è eccellente, in You Are Not Alone del 2010, ancora di più in One True Vine, appena uscito. Grande Soul-Gospel dei nostri anni.