Motomondiale a Misano: 300mila fan in Riviera.

L’onda rossa dei tifosi Ducati è salita tutta insieme quando il Dovi, tagliando il traguardo, si è  portato la mano destra all’orecchio. Andrea Dovizioso si è aggiudicato il Gran Premio Octo di  San Marino e della Riviera di Rimini. Subito dopo, il pilota di Forlimpopoli ha ripetuto quel gesto della mano all’orecchio, “firma” del bomber Luca Toni quando segnava con Fiorentina, Bayern Monaco o Nazionale di calcio (“Mi piace quando esulti così”, si è prontamente complimentato sui suoi social il calciatore). Podio MotoGP targato Honda, con il secondo posto del leader spagnolo della classifica mondiale Marc Márquez e il terzo del britannico Cal Crutchlow.

Quella del “Desmodovi” a Misano, nel circuito dedicato a Marco Simoncelli,  è stata una vittoria che i commentatori definiscono “netta”, “cristallina” ed “esemplare”. Il romagnolo con la tuta 04 partiva dal quarto posto della griglia, ma al sesto giro era già in testa, con un sorpasso sul compagno di scuderia Jorge Lorenzo, al via in pole position grazie al giro record della pista durante le qualifiche: 1’31”629. Quello fra Lorenzo e Márquez è stato il duello più appassionante della gara, con sorpassi e controsorpassi fino al ventiseiesimo giro quando, per l’eccessiva irruenza, Lorenzo è finito fuori pista, togliendo ai tifosi Ducati la soddisfazione di una doppietta. Per la casa bolognese si è trattato comunque della seconda vittoria in MotoGP a Misano, dopo quella del 2007 con Stoner. Con la vittoria nel circuito romagnolo, il 32enne pilota forlivese si porta al secondo posto della classifica mondiale, 67 punti sotto il leader Márquez che con il suo secondo posto consolida il primato. “Ho davvero goduto per tutta la gara. Dieci-quindici giri in testa, qui, a Misano: non mi pareva vero”, ha commentato a fine gara Dovizioso.

Con la parte rossa della tifoseria a festeggiare, a rimanere deluso è stato il popolo giallo, i tifosi di Valentino Rossi, la maggioranza, che, come di consueto, hanno gremito tribune e prato per sostenere il campione tavullese che qui è di casa e che si è piazzato solo settimo. Il Dottore indossava un casco ispirato alla saga del film “Ritorno al futuro”, con la scritta “Back to Misano”, a segnare il suo rientro nel circuito romagnolo dopo l’infortunio dello scorso anno. I suoi fan gli hanno riservato il consueto calore durante tutto il weekend in questa terra delle due ruote che ha dato i natali a ben quattordici dei piloti in gara.

Il finesettimana di Misano ha visto una tripletta italiana: oltre a Dovizioso in MotoGP, infatti, si sono affermati Francesco Bagnaia (Sky Racing Team VR46) in Moto2 e Lorenzo Dalla Porta (Honda) in Moto3. Proprio durante la gara in Moto2, il pilota italiano Romano Fenati si è reso protagonista di un episodio riprovevole: affiancandosi a Stefano Manzi in rettilineo, ha schiacciato la leva del freno della moto dell’avversario, lanciato a oltre 215 chilometri orari. Una mossa che poteva avere conseguenze molto gravi e che è costata al pilota marchigiano due gare di squalifica e, successivamente, il licenziamento dal team Marinello Snipers per “gesto antisportivo e inqualificabile”.

Come al solito, il Gran Premio ha richiamato tantissime persone dal 7 al 9 settembre: sfiorate le 160mila presenze al circuito e almeno 300mila nelle località della Riviera – Rimini, Riccione, Misano, Cattolica – attratte dai tanti eventi organizzati in concomitanza con il GP: mostre, musica, incontri con i piloti, eventi di solidarietà e di sensibilizzazione ambientale. La ricaduta economica è stimata in oltre 65 milioni. Il centro storico di San Marino, ad esempio, è stato il teatro di una sfilata di team e moto, fra cui alcune innovative MotoE, elettriche. Cattolica ha ospitato il Motor Beach Circus, con esposizione di moto e accessori e musica live. Lunga anche la lista dei tifosi VIP presenti: lo chef stellato Massimo Bottura, tifoso Ducati, il cantante Biagio Antonacci, gli attori Laura Chiatti e Marco Bocci. È rimasto a bocca asciutta, invece, chi aspettava a Misano il neo acquisto della Juventus Cristiano Ronaldo. CR7, stavolta, non si è presentato nella terra di VR46.

OLYMPUS DIGITAL CAMERA