Trofeo Bandini, il patron Francesco Asirelli consegna a Daniel Ricciardo il prestigioso riconoscimento brisighellese
E’ Daniel Ricciardo il pilota prescelto per l’assegnazione del Trofeo Bandini 2014, prestigioso riconoscimento internazionale rivolto al mondo dei bolidi di Formula 1 fin dal 1992.
Giunto alla ventunesima edizione, è organizzato a Brisighella, incantevole località romagnola legata alla figura di Lorenzo Bandini, esperto pilota che, dopo aver vinto nel 1964 a Zeltweg il Gran Premio d’Austria con la Ferrari, scomparve in un drammatico incidente a Montecarlo nel 1967.
L’evento si è tenuto nel suggestivo Borgo dei Tre Colli ed ha attratto una folla di appassionati da tutta Italia, in particolare i tifosi di Ricciardo, australiano di nascita con padre di origini siciliane.
La difficile scelta, come ogni anno, spetta all’Associazione Trofeo Lorenzo Bandini ed ai membri del comitato d’onore, chiamati ad esprimersi per individuare il vincitore.
Un compito che vede impegnato in prima linea il presidente Francesco Asirelli. “Dopo le prime due decadi, nel cui anniversario abbiamo voluto caratterizzare il premio secondo una linea che evidenziasse l’eccellenza motoristica italiana nel mondo con la Ferrari – ha spiegato – quest’anno siamo ritornati a valutare il miglior pilota emergente. La passione dei motori, per noi ragazzi romagnoli di allora, si sviluppò proprio grazie alle gesta di Bandini ed alle sue imprese con la Ferrari, un’esperienza talmente coinvolgente, nonostante la scarsa diffusione delle immagini televisive, da rappresentare una speranza per il futuro. Dopo lo shock generale per la sua scomparsa, quella passione non crollò, rimanendo intatta fino ad oggi.
Il clamore di quell’incidente portò Enzo Ferrari a sviluppare auto più sicure e, nei fatti, a modificare il modo di costruire le automobili. Il messaggio che vuole dare il Trofeo è quello utilizzato nel recente libro “Lorenzo Bandini speranza d’Italia”, per comunicare anche oggi quanto sia importante fare squadra ed impegnarsi tutti senza piangersi addosso, per superare i momenti difficili e raggiungere traguardi importanti”. Per il sindaco di Brisighella, Davide Missiroli, “il Trofeo è incentrato sul tema “lo sportivo e l’uomo”. Rispetto a tutto il resto, riconduce la F1 ad una dimensione umana, in grado di portare il pilota braccio a braccio con il suo tifoso in un borgo medioevale. Hamilton, premiato nel 2010, rimase stupito di un luogo fuori dai soliti schemi della F1 e si fermò mezz’ora ad ammirare il panorama, l’autenticità e l’ospitalità del contesto. Bandini, come figura di sportivo e di uomo, rappresenta la nostra passione e la voglia di andare avanti”. Il Trofeo Bandini torna dunque nelle mani di un protagonista attuale della F1, dopo aver premiato, nelle precedenti due edizioni, l’imprenditore e dirigente sportivo Piero Ferrari, figlio del grande Enzo, e il pilota Bruno Senna, nipote del mitico Ayrton. Oltre al driver della Red Bull, l’edizione 2014 del Trofeo ha premiato personaggi sempre legati, a vario titolo, al mondo dei motori, sponsorizzati dalla Presidenza della Camera dei Deputati, dalle istituzioni regionali e locali, nonchè da importanti sponsors privati, come Banca Mediolanum. Tra questi il fotografo Filippo di Mario, che nella galleria comunale espositiva ha allestito una mostra su Michael Schumacher, Alberto Pirelli, vice presidente di Pirelli Spa, Aldo Costa, del team AMG Mercedes F1, il braccio destro di Bernie Ecclestone Pasquale Lattuneddu, i giornalisti Franco Bobbiese, Stella Bruno, Federica Masolin e Antonio Boselli.
A far bella mostra di sé, la Toro Rosso STR7, guidata da Ricciardo prima di passare alla Red Bull ed un suggestivo corteo di Fiat 500 storiche.
L’importanza rivestita dal Trofeo Bandini ed il ruolo che occupa nel circus della Formula 1, è stata ben esplicata nel prestigioso volume “F1 2014”, edito da Vallardi, con diverse pagine in carta patinata dedicate al prestigioso premio.